Posts written by ElisaF91

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    Palazzo di sangue è un giallo storico basato su fatti reali.

    Quando quattro donne vengono uccise in una sola notte e i loro corpi vengono ritrovati nell’ambulatorio Hyeminseo, i sospetti ricadono sull’infermiera Jeongsu.
    Hyeon, cresciuta con gli insegnamenti della donna, deve salvarla dalle torture del comandante Song e dalla morte e al tempo stesso dimostrare al padre di valere. Per farlo, è costretta a mentire, a girare per il palazzo alla scoperta di indizi e soprattutto ad allearsi con un giovane ispettore di polizia.
    La posta in gioco è molto alta e la ragazza potrebbe perdere tutto, compresa la propria vita e soprattutto a rischiare di morire.

    Hyeon ha diciotto anni ed è una nae-uinyeo, un’infermiera di palazzo. Nata da una relazione illegittima, si presenta come una ragazza che ha bisogno dell’approvazione del padre. È determinata a raggiungere i propri obiettivi e ha un’ottima memoria. Si dimostra forte e al contempo fragile, alla costante ricerca dell’ affetto paterno.
    Eojin è un suo coetaneo. Ha un passato doloroso alle spalle ed è diventato ispettore in giovane età. È gentile, premuroso ed è abile con la spada.
    Il romanzo è ambientato nella Corea del Sud del 1700, in particolare nella capitale Hanyang, l’odierna Seoul.

    Palazzo di sangue è un mix perfetto di azione, romanticismo e mistero.
    L’indagine si intreccia con gli intrighi di corte, i segreti, le bugie, gli amori proibiti, le terribili verità scoperte dalle spie, le promesse e i sentimenti puri. Ci sono infatti alcune sottotrame e numerosi spunti di riflessione.
    Affronta tematiche importanti e spesso ancora attuali, quali le diversità sociali, la misoginia, il legame con la famiglia, la vendetta per i torti subiti, l’amicizia.
    Denuncia una società corrotta, basata sulla disparità tra persone di ceti sociali differenti, sull’abuso di potere, sul patriarcato e sull’etichetta. I crimini dei ricchi vengono insabbiati con grande facilità. Ai poveri non resta altro che scegliere quale strada percorrere: quella della vendetta o quella del perdono.
    La vita di palazzo non è poi tanto nobile come si potrebbe pensare: tutti ascoltano, tendono le orecchie per scoprire qualcosa, ma nessuno parla per ammettere le proprie colpe o dire la verità. Loro cercano un capro espiatorio, incuranti del male che potrebbe ricevere. Il silenzio quindi denota un’integrità inesistente. I pettegolezzi non contano.
    Sono poche le persone valorose, disposte a sacrificarsi per il bene degli altri , per fermare
    Alcune regole della monarchia sono assurde e incoerenti, se confrontate con i comportamenti abietti di chi ne fa parte; vanno seguite in nome di un’apparenza vuota. A volte bisogna trovare il coraggio di abbandonare le formalità e capire che tutti sono uguali, che nessuno è superiore o inferiore.
    L’opera invita a non abbandonarsi all’odio perché rende l’umanità cattiva, assetata di vendetta, e causa altro dolore.
    Fa anche riflettere sull’importanza della fiducia reciproca. Non sempre abbiamo la fortuna di trovare una persona con la quale possiamo essere noi stessi. Se ciò accadesse, dovremmo lasciarci andare, gettare l’armatura e aprire il nostro cuore. Questo aspetto è uno dei più significativi della storia.
    Uno dei punti forti del libro è la protagonista: Hyeon. Lei ha una grandissima forza d’animo, nonostante il difficile contesto familiare in cui ha vissuto. Non si è lasciata sopraffare dalle emozioni negative. Non ha trasformato il disprezzo provato dal padre nei suoi confronti e il rifiuto da parte della madre come pretesto per cedere al risentimento.
    Il secondo punto a suo favore è il personaggio di Eojin. Lui è l’emblema della giustizia. Ha sofferto, eppure ha optato per il bene (il lato “giusto” della medaglia). Per di più, accetta Hyeon per quella che è e rispetta chi proviene da un rango meno elevato del suo.
    Un altro aspetto da considerare è che niente di ciò che viene raccontato è superfluo. Ogni tassello è fondamentale per la soluzione del caso e non.
    Un elemento forte dell’opera è il rapporto che i personaggi hanno con i loro genitori. Da una parte abbiamo la durezza di alcuni, dall’altra l’amore di altri. L’affetto o l’assenza determinano in modo diverso gli atteggiamenti che assumono i figli in età adulta. Spetta a quest’ultimi decidere se essere buoni o cattivi, se fare del bene o fare del male. Non tutte le persone che hanno ricevuto lo stesso trattamento reagiscono allo stesso modo. Lo sappiamo già, tuttavia è sempre bene ricordarlo.
    L’ultimo aspetto positivo è rappresentato dai dialoghi: alcune frasi sono molto profonde e fanno pensare.

    In definitiva, Palazzo di sangue è un romanzo avvincente ed emozionante. La trama è elaborata e originale. Il ritmo è serrato, la narrazione è scorrevole e lo stile dell’autrice è evocativo. I personaggi sono caratterizzati bene e i dialoghi sono in perfetto stile asiatico.
    Consigliato a chi ama la Corea del Sud, i gialli storici con una componente romantica e i libri che hanno tante frasi da sottolineare.

    Voto: 5

    Ringrazio DeAgostini per la copia cartacea in omaggio.
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    Edited by debbyna21 - 31/1/2023, 21:03
1 replies since 31/3/2022
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