Palazzo di sangue è un giallo storico basato su fatti reali.
Quando quattro donne vengono uccise in una sola notte e i loro corpi vengono ritrovati nell’ambulatorio Hyeminseo, i sospetti ricadono sull’infermiera Jeongsu.
Hyeon, cresciuta con gli insegnamenti della donna, deve salvarla dalle torture del comandante Song e dalla morte e al tempo stesso dimostrare al padre di valere. Per farlo, è costretta a mentire, a girare per il palazzo alla scoperta di indizi e soprattutto ad allearsi con un giovane ispettore di polizia.
La posta in gioco è molto alta e la ragazza potrebbe perdere tutto, compresa la propria vita e soprattutto a rischiare di morire.
Hyeon ha diciotto anni ed è una nae-uinyeo, un’infermiera di palazzo. Nata da una relazione illegittima, si presenta come una ragazza che ha bisogno dell’approvazione del padre. È determinata a raggiungere i propri obiettivi e ha un’ottima memoria. Si dimostra forte e al contempo fragile, alla costante ricerca dell’ affetto paterno.
Eojin è un suo coetaneo. Ha un passato doloroso alle spalle ed è diventato ispettore in giovane età. È gentile, premuroso ed è abile con la spada.
Il romanzo è ambientato nella Corea del Sud del 1700, in particolare nella capitale Hanyang, l’odierna Seoul.
Palazzo di sangue è un mix perfetto di azione, romanticismo e mistero.
L’indagine si intreccia con gli intrighi di corte, i segreti, le bugie, gli amori proibiti, le terribili verità scoperte dalle spie, le promesse e i sentimenti puri. Ci sono infatti alcune sottotrame e numerosi spunti di riflessione.
Affronta tematiche importanti e spesso ancora attuali, quali le diversità sociali, la misoginia, il legame con la famiglia, la vendetta per i torti subiti, l’amicizia.
Denuncia una società corrotta, basata sulla disparità tra persone di ceti sociali differenti, sull’abuso di potere, sul patriarcato e sull’etichetta. I crimini dei ricchi vengono insabbiati con grande facilità. Ai poveri non resta altro che scegliere quale strada percorrere: quella della vendetta o quella del perdono.
La vita di palazzo non è poi tanto nobile come si potrebbe pensare: tutti ascoltano, tendono le orecchie per scoprire qualcosa, ma nessuno parla per ammettere le proprie colpe o dire la verità. Loro cercano un capro espiatorio, incuranti del male che potrebbe ricevere. Il silenzio quindi denota un’integrità inesistente. I pettegolezzi non contano.
Sono poche le persone valorose, disposte a sacrificarsi per il bene degli altri , per fermare
Alcune regole della monarchia sono assurde e incoerenti, se confrontate con i comportamenti abietti di chi ne fa parte; vanno seguite in nome di un’apparenza vuota. A volte bisogna trovare il coraggio di abbandonare le formalità e capire che tutti sono uguali, che nessuno è superiore o inferiore.
L’opera invita a non abbandonarsi all’odio perché rende l’umanità cattiva, assetata di vendetta, e causa altro dolore.
Fa anche riflettere sull’importanza del...
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